Author: jaitscn_yezitg
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予定
io (ant. éo; ant. o pop. tosc. ‘e’, i’’, solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa: io scrivo; sono io il responsabile. te1 〈té〉 pron. pers. [lat. tē, accus. del pron. pers. tu] (radd. sint.). […]
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後ろ
uscirò, prima persona singolare futuro semplice del verbo uscire. uscire (ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul […] o secondarî di un’azione: si mise a scrivere un racconto e ne uscì […]
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だんな
danna, terza persona singolare presente indicativo del verbo dannare. dannare. v. tr. [lat. damnare, der. di damnum «danno»]. – 1. Condannare: a perpetuo essilio lui e i suoi discendenti dannarono (Boccaccio); Né mi diceva il cor che l’età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio (Leopardi). Nel linguaggio com. è riferito solo alle pene dell’inferno
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お気に入り
occhi, plurale maschile di occhio. òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito dal bulbo oculare, sferoidale ed elastico, le cui pareti sono formate da tre membrane sovrapposte […]
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雷
caminari, scn. camminare
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コメ
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche …»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso antico poteva subire il troncamento, spec. davanti a più (com più).
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大きさ
òh ‹ò› interiez. – Esprime varî sentimenti (dolore, sdegno, noia, meraviglia, piacere, desiderio, ecc.), a seconda del modo in cui è pronunciata: oh, quanto mi dispiace!; oh, che sbadato!; oh, ma neanche per sogno; oh, ma ti pare?; oh, che schifo!; oh, chi si vede!; oh, sei tu?; oh, che piacere rivedervi; oh, ma è veramente squisito; oh, sarebbe capace di questo e d’altro; talora ripetuta, come ammonizione più o meno scherz.: oh oh!, non farai sul serio, spero! […]
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飛んで
plurale femminile di tondo. tóndo agg. e s. m. [da rotondo, ritondo]. – 1. agg. a. Di forma circolare, cilindrica, sferica, o tendente a tale forma; è quindi lo stesso che rotondo, ma più pop., e può esprimere minore regolarità di contorni: un’apertura, una buca t.; un bastone t. e nodoso; la Terra è tonda.
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じゃ
già avv. [lat. iam]. – 1. a. Riferito a un verbo o a una locuz. in funzione di predicato, indica che nel momento in cui si parla, o di cui si parla, un fatto è ormai compiuto o sta compiendosi o è accaduto da poco: è già tutto fatto; quando arrivai alla stazione, il treno era già partito; Già era ’l sole a […]
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孫
mago s. m. [lat. magus, dal gr. μάγος, che è dal pers. ant. magush] (pl. -ghi; ant. e nel sign. 1 -gi). – 1. Propriam., sacerdote e sapiente dell’antica religione persiana. In questo senso si usa spec. […] com.: a. Chi esercita le arti della magia, taumaturgo, o, in senso spreg., fattucchiere.
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道(ドリ)
dori, seconda persona singolare presente indicativo del verbo dorare. orare v. tr. [lat. tardo deaurare, der. di aurum «oro», col pref. de-] (io dòro, ecc.). – 1. Stendere e far aderire uno strato d’oro sopra una superficie: d. una cornice, d. una catena; fig., d. la […] per consumarmi increspa e dora (Dante). Come intr. pron. […]
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散髪
san agg. – Forma tronca di santo, in uso davanti a nomi proprî maschili che cominciano con consonante semplice (san Bartolomeo, san Vittore), compresa la z (san Zanobi), o con muta + liquida (san Gregorio) pazzu. scn, pazzo
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この間
còno s. m. [dal lat. conus, gr. κῶνος].2. Nell’uso com., ogni oggetto che ha forma di cono finito: cappello a c., in forma di cono; c. gelato (o semplicem. cono), sorbetto contenuto in una cialda di forma conica; Aida. Opera lirica in quattro atti di G. Verdi, su libretto di A. Ghislanzoni (1824-1893), da un canovaccio di A. Mariette e C. Du Locle, […]
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さっき
sacchi, plurale di sacco. sacco, 1. Nell’uso mod.: a. Recipiente di tela forte e grossolana, oppure di canapa, di iuta e simili (ma talvolta anche di carta resistente, o di materie plastiche), di forma cilindrica, aperto in alto, usato per contenere materiali incoerenti (come farina, sabbia e sim.) o comunque oggetti in gran numero ma di non grandi […]
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未来
mirai, prima persona singolare passato remoto semplice di mirare. mirare v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, […] amorevole, come è quella che fa il gatto al topo (Leopardi). Talora per il […]
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邪魔
già avv. [lat. iam]. – 1. a. Riferito a un verbo o a una locuz. in funzione di predicato, indica che nel momento in cui si parla, o di cui si parla, un fatto è ormai compiuto o sta compiendosi o è accaduto da poco: è già tutto fatto; quando arrivai alla stazione, il treno era già partito; Già era ’l sole a […]
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単語
tango s. m. [voce spagn., di origine sudamer. e forse di natura onomatopeica (si ritiene che abbia indicato dapprima un tipo di tamburo e poi una danza eseguita da neri al suono del tamburo)] (pl. -ghi). […] più tipica include anche la chitarra e la fisarmonica: suonare un t.; ballare un t., il t. figurato.
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具合
plurale di guaio. guàio s. m. [dal germ. *wai] 2. Il male stesso che è causa di lamenti; quindi disgrazia, malanno, situazione dolorosa o difficile (moralmente o anche economicamente): la morte del padre è stata un vero g. per quella povera famiglia; anche in queste accezioni è più com. il plur.: ho anch’io i miei g.; sono g. serî, credimi; i miei guai Nel comune […]
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テント
tento, prima persona singolare presente indicativo del verbo tentare 2. estens. e fig. b. Cercare di indurre al peccato (v. tentazione), spingere con allettamenti a compiere cosa che non si dovrebbe: il diavolo lo tentò; non mi tentare; il mondo lo tentava con le sue seduzioni;
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喉
nodo /’nɔdo/ s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. [intreccio di uno o più tratti di corda, filo, o altro elemento flessibile, consistente in un avvolgimento del tratto su sé stesso o in un suo collegamento con un altro tratto o con oggetti diversi:
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角
cado. prima persona singolare indicativo presente del verbo cadere cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: pres. cong. càggia, ger. caggèndo; aus. essere). – 1. Precipitare, andare dall’alto verso il basso, mosso dal proprio peso; con varî sign. particolari: a. Parlando di un […]
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老婆
ròba s. f. [dal germ. *rauba «preda» (v. rubare) e «veste»]. – 1. a. In genere, qualsiasi cosa materiale che si possiede (è parola dell’uso fam. e, spesso, di tono pop.): questa è r. mia; è molto geloso della sua r.; non prestare mai la r. tua; non desiderare la r. d’altri (uno dei dieci comandamenti); non è r. rubata. Nel gergo dei tossicomani, è frequente come sinon. di droga: cercare, comprare la r.; è stato […]
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町
maci, matri (scn) madre
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味
agi, plurale di agio. àgio s. m. [dal provenz. aize, fr. ant. aise, che è il lat. adiăcens: v. adiacente]. – 1. a. Comodità, spec. nelle locuz. essere, stare, trovarsi ad a., a proprio a., star comodo, trovarsi bene. T
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向こう
muco (non com. mucco; ant. e region. móco) s. m. [dal lat. mucus o muccus] (pl. –chi). – 1. Liquido vischioso e filante, secreto dalle ghiandole mucipare, che bagna le mucose: è composto da acqua, mucine, sostanze inorganiche e leucociti, ed esercita sulle mucose un’azione protettiva sia meccanica sia antibatterica. Nell’uso corrente, s’intende per lo più quello nasale, altrimenti detto moccio o moccolo, o la […]
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誰
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, déste, dièdero [poet. dièro] o dèttero; fut. darò, darai, ecc.; condiz. darèi, darésti, ecc.; cong. pres. dia, … diamo, diate, dìano; cong. imperf. déssi, déssi, désse, déssimo, déste, déssero; imperat. dai o da’ [senza radd. sint.] o dà [con radd. sint.], ecc.). – 1. Verbo di sign. generico che, spec. nella lingua parlata, è spesso adoperato al posto di altri verbi più determinati. Fondamentalmente significa far sì che uno abbia una […]
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傘
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati o altro materiale, e riuniti in un organismo architettonico rispondente alle esigenze particolari dei suoi abitatori
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値段
Ne dan (abbr. di danno, terza persona plurale indicativo presente di dare) ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – b. Con valore più chiaramente pronominale, di ciò, di questo, di quello, in funzione di complementi diversi: non ne vedo la necessità; ne parlerò ai nostri soci; non saprei cosa farne; che cosa vuoi che ne faccia?; cercherò di farne a […]
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獅子
sci (ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e flessibile, percorsa lungo gli spigoli da una lamina metallica (fuorché negli sci da fondo), con punta ricurva […]
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製品
Sei in. seconda persona singolare, indicativo presente di essere. in2 avv., ingl. – Propriam., dentro. La parola è usata in ital. nella locuz. essere in (spec. in contrapp. a essere out), far parte dell’ambiente sociale, culturale e mondano che conta, che stabilisce le mode: quel salotto è molto in; è stata la festa più in della stagione; con sign. più generico, […]
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洗濯機
Senta, Cookie terza persona singolare, congiuntivo presente (esortativo) sentire Comune soprattutto con riferimento al senso dell’udito, come sinon. ora di udire ora di ascoltare: a. Udire, percepire con l’udito;
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船
fune s. f. [lat. fūnis]. – 1. Corpo flessibile, di forma cilindrica estesa in lunghezza, costituito da un insieme di fili di determinata forma e materiale, variamente avvolti o intrecciati fra loro in maniera da costituire un tutto unico e compatto, resistente alla trazione; è in genere sinon. di corda, di cui non ha però gli usi estens., […]
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失敗
scippai, prima persona singolare, passato remoto di scippare. scippare v. tr. [voce napol., di origine incerta, propr. «strappare»]. – Rubare o derubare mediante scippo: le hanno scippato la borsetta mentre saliva in macchina; ragazzi sbandati che si procurano il denaro scippando turisti e anziani; il rappresentante è stato scippato del campionario di preziosi; è già la seconda volta […]
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村
singolare femminile. n MURO è una struttura a forma di parallelepipedo che ha le due dimensioni d’altezza e larghezza notevolmente prevalenti rispetto allo spessore 3. Più spesso con mura si fa riferimento alla cinta muraria di una città (cingere di mura; abbattere le mura della città vinta; le mura di cinta; un viale che corre lungo le […]
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木
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»:
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借る
caru (scn) veni di lu latinu “carus” 1. caro (prezzo elevato), 2.caro… (affetto)
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他に
òh ‹ò› interiez. – Esprime varî sentimenti (dolore, sdegno, noia, meraviglia, piacere, desiderio, ecc.), a seconda del modo in cui è pronunciata cani, plurale maschile cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime […]
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レジ
regi (i nipoti–) règio agg. [dal lat. regius, der. di rex regis «re»] (pl. f. –gie). – 1. ant. o letter. a. Del re (o della regina), come capo di uno stato monarchico
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みんな
minna (di monaca) (scn) In onore di Sant’Agata, santa protettrice della città, a Catania si preparano delle deliziose cassatine, dalla particolare forma semisferica, che ricordano il seno di una donna e vengono chiamate minne o minnuzze di Sant’Agata. minna (scn) mammella, poppa, tetta
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パンフレット
pane1 s. m. [lat. panis]. – 1. a. Alimento ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta lievitata preparata con farina di frumento (o di altri cereali), acqua, sale (che in alcuni tipi può anche mancare) e lievito furétto s. m. [der. del lat. fur furis «ladro»]. – 1. a. In zoologia, varietà albina e domestica della puzzola (Mustela putorius), più sensibile di questa […]
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バス停
va’ su te. va’, seconda persona singolare presente indicativo del verbo andare (con troncamento, esortativo). andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and– si alterna in alcune forme con il tema vad– del lat. vadĕre «andare»] 1. Muoversi da un luogo a un altro, spostarsi su prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in […]
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ネギ
seconda persona singolare del verbo negare. negare v. tr. [lat. nĕgare] (io négo, tu néghi, ant. niègo, ecc.). – 1. a. Il contrario di affermare, cioè dichiarare non vero, in tutto o in parte, quello che altri sostiene
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なの
nano agg. e s. m. (f. –a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – Come s. m.: a. Individuo di ridotta statura corporea, la cui altezza, a pari condizione di gruppo etnico ed età, risulta di gran lunga inferiore alla norma: un n. e una n.; i n. del circo equestre; anche come figura della mitologia popolare: Biancaneve e i sette Nani, celebre fiaba dei […]
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どの
dóno s. m. [lat. dōnum] (pl. dóni, ant. le dónora). – 1. a. L’atto del donare: fare un d.; dare una cosa in d., donarla (il contr., ricevere in dono). b. Più spesso, la cosa donata: dare, offrire un d.; largire doni; ricevere, accettare, gradire, rifiutare, respingere un d.; d. ricco, magnifico, prezioso, inestimabile, d. modesto, misero, meschino, ecc. In funzione appositiva: pacco dono, v. pacco.
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どなた
Donata è un nome proprio di persona italiano femminile. Varianti Femminili: Donatella[1][2], Donatilla[1], Donatina[1] Maschili: Donato[1][2]
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テスト
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che lo compongono, considerate non solo nel loro significato ma anche nella forma precisa con cui si leggono nel manoscritto o nell’edizione a cui ci si riferisce
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セーター
séta s. f. [lat. pop. sēta, class. saeta «setola, crine»]. – 1. a. Sostanza elaborata dalla larva del lepidottero Bombyx mori, comunem. noto col nome di baco da seta b. La fibra tessile che si ricava dal bozzolo del baco da seta (detta perciò s. naturale) per essere successivamente lavorata in filato e poi in tessuto, cui viene dato lo stesso nome
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この
còno s. m. [dal lat. conus, gr. κῶνος]. 2. Nell’uso com., ogni oggetto che ha forma di cono finito: cappello a c., in forma di cono; c. gelato (o semplicem. cono), sorbetto contenuto in una cialda di forma conica
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ここで
coccodè. – Voce onomatopeica per imitare e (come s. m.) indicare il verso della gallina quando ha fatto l’uovo.