cari, plurale maschile di caro

caro1 agg. [lat. carus «amato, diletto» e, quindi, anche «ricercato, costoso»]. – 1. a. Amato, a cui si è affezionati: le persone c.; è un cricordo di mio padretornare ai cstudîle più cmemoriee come da ogni cosa c. che scoprivo d’aver dimenticato ne trassi sollievo (Sandro Veronesi). Come vocativo: addiocarosenticara, ecc. (assai frequente come intestazione nelle lettere ad amici e familiari: cara …; mio caro …; carissima mamma, ecc.); cmio, modo confidenziale e spesso iron. di rivolgere la parola ad altri: hai commesso uno sbagliocmio!; così sono esclam. iron. o d’impazienza le espressioni cteclei, ecc.: non ho tempo da perderecari voi! Spesso unito con i verbi essereaveremi siete tutti c.; è un oggetto che ho molto c.; Sempre cmi fu quest’ermo colle (Leopardi). Sostantivato, al plur., i miei c., i nostri c., ecc., i familiari, i parenti: non vedevo l’ora di riabbracciare i miei cari.

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