通り掛かる (とお か)

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~to happen to pass by

tori, plurale maschile

tòro1 s. m. [lat. taurus]. – 1. Il maschio adulto (da 12-14 mesi) dei bovini non castrato e perciò adatto alla riproduzione e, per la naturale aggressività, al combattimento: allevamento di toritori da monta, da combattimento. In similitudini: sbuffava come un t., soprattutto di persona in collera; gli si gettò addosso come un t. inferocito; e per indicare notevole robustezza e forza fisica in un uomo: essere forte come un t., parere un t.essere, sentirsi un t. (qui anche con allusione alla virilità); in locuzioni fig. (che risalgono alla tauromachia): prendere il t. per le corna, affrontare direttamente una difficoltà; tagliare la testa al t., risolvere decisamente, troncare definitivamente una questione: questo è un argomento che taglia la testa al toro.

cacaru, terza persona plurale passato remoto indicativo

cacari:cacare. v. intr. e tr. [lat. cacare] (io cacotu cachi, ecc.; aus. avere), volg. – Espellere le feci, defecare; cacarsi addossocacarsi sotto, anche fig., avere gran paura; csangue, per dissenteria (fig., faticare duramente, ottenere qualche cosa con grande sforzo). In senso fig. e fortemente spreg. (solo nell’uso trans.), produrre con grande stento.

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